1984: la prima Hackers Conference di Marin County, California

1984: la prima Hackers Conference in California.
Ecco un video da un passato remoto.
Personaggi noti e meno noti che cercano di digitalizzare un’immagine – proveniente da una telecamera VHS – su un Mac 128K (1 bit per pixel…) e stamparla su una Apple a matrice di punti.

The first Hackers Conference was organized in 1984 in Marin County, California, by Stewart Brand and his associates at Whole Earth and The Point Foundation, it was conceived in response to Steven Levy's book, Hackers: Heroes of the Computer Revolution, which inspired Brand to arrange a meeting between the individuals, or "hackers", the book named.
The first conference's roughly 150 attendees included Steve Wozniak, Ted Nelson, Richard Stallman, John Draper, Richard Greenblatt, Robert Woodhead, and Bob Wallace; the gathering has been identified as instrumental in establishing the libertarian ethos attributed to cyberculture, and was the subject of a PBS documentary, produced by KQED: Hackers - Wizards of the Electronic Age.

BBC presenta l’archivio completo del “Computer Literacy Project” (1980-1989)

E’ un evento davvero importante: la BBC ha appena reso pubblico l’intero archivio del “Computer Literacy Project” che, nell’arco degli anni ’80, ha contribuito in modo significativo alla divulgazione tecnica ed alla alfabetizzazione informatica nel Regno Unito (e non solo).

bbc computer literacy project - image courtesy of bbc
[Image courtesy of BBC]

Il progetto, strettamente legato al BBC Micro, home computer di grande interesse e fortuna nell’ambiente scolastico UK, comprende ben 267 episodi della trasmissione, molto materiale a corredo dei corsi illustrati durante gli episodi e più di 150 software, principalmente per BBC Micro, da poter testare direttamente tramite un emulatore online.

L’archivio del Computer Literacy Project con tutte le puntate ed i materiali è reperibile online a partire da questo indirizzo.

24 Gennaio 1984: l’annuncio del primo Macintosh

24 Gennaio 1984: Apple annuncia il primo Macintosh 128K.
L’eredità del Mac è ancora viva così come il cambiamento proposto dall’innovativa interfaccia grafica.

apple macintosh 128k spot

Non andò così bene al costosissimo spot TV da un minuto diretto da Ridley Scott che andò in onda in TV sostanzialmente una volta su una rete nazionale, a tre quarti dalla fine del Superbowl XVIII.
Steve Jobs ne era entusiasta ma non così fu il consiglio di amministrazione di Apple (e per poco lo stesso spot rischio di finire nel cestino…).

Gli eredi di George Orwell ravvisarano una violazione del copyright del romanzo 1984 e scrissero ad Apple intimando di non metterlo in onda…
Bizzarro destino per uno degli spot più premiati della storia e che incitava alla libertà…

Cosa regalare a Natale (del 1983) ad un appassionato di computer?

Computer Chronicles Natale 1983

Natale 1983: tempo di regali (informatici)!

In realtà, più che agli informatici, dell’epoca, questa trasmissione TV si rivolgeva (probabilmente) ai loro genitori…
Inoltre, il titolo è “What To Get A Hacker For Christmas!” e la dice lunga di quale confusione di termine fossero vittima gli smanettoni (hacker) all’epoca.

Dai giochi e libri per Commodore 64 al software per backup dei PC-IBM, passando per interviste in diversi negozi di computer (dell’epoca) a ignari clienti e a spaesati venditori: i consigli forniti possono sembrare ingenui, ma ai tempi erano seguitissimi…

La trasmissione si chiama “The Computer Chronicles” ed è andata in onda su canali americani dal 1981 fino al 2002, sostanzialmente immutata.
Ha seguito buona parte dell’evoluzione del personal computing intervistando, di volta in volta, i più importanti personaggi dell’epoca.

I due conduttori storici furono Stewart Cheifet e Gary Kildall, CEO di Digital Research e papà del sistema operativo CP/M, prematuramente scomparso, che in questa puntata si presenta con un cappello da Babbo Natale!

Un numero considerevole di puntate di Computer Chronicles è disponibile gratuitamente tramite Archive.org – e vi consiglio di sbirciare tra i vari episodi…

“Papà, posso usare il PC IBM stasera?”: computing famigliare nel 1983

Una pubblicità del 1983 ha colpito la mia attenzione: nel 1983 questo racconto di una famiglia informatica in cui l’off-time del padre potrebbe corrispondere all’utilizzo del figlio sul nuovo arrivato, il Personal Computer IBM.

personal computer ibm advertising 1983

In un momento in cui si stavano già affermando gli home computer, questo approccio pubblicitario partiva dall’alto (i genitori, business users) proponendo la solidità del marchio IBM anche per i propri figli in un passaggio di consegne virtuali rappresentato dalla… cravatta (quella che di solito un padre chiede al figlio).

Curioso come di lì a poco, si siano invertiti i ruoli, con stormi di ragazzini armati di Commodore 64 e padri tecno-esclusi 🙂

tim berners lee next computer

Happy #InternautDay: 25 anni di World Wide Web!

25 anni di World Wide Web!

A onore del vero, le date sono altre:
– il 6 marzo 1991, Sir Tim Berners-Lee invia al proprio responsabile, Mike Sendall, un draft di quello che sarebbe diventato lo standard WWW; Sendall definisce il WWW “vago ma interessante” e gli consente di andare avanti…
– il 6 agosto 1991, su un NeXT Cube che è entrato nella storia, viene pubblicata la prima pagina web in protocollo HTTP (ed è ancora visibile cliccando questo link),
– il 23 agosto 1991, viene registrato il primo accesso pubblico, quindi non all’interno del CERN!

Oggi, si celebra quindi l’InternautDay
Quanto il WWW abbia cambiato il mondo, dopo un quarto di secolo, è ancora troppo presto per saperlo…!

tim berners-lee www

Sir Tim Berners-Lee racconta brevemente la nascita del WWW:

Una biografia animata di Berners-Lee (davvero ben fatta!):

Un documentario sul WWW:

personal computer ibm 1981

12 Agosto 1981: la presentazione del PC IBM cambia il mondo (e non solo quello dei computer)

35 anni fa, IBM stupiva il mondo scendendo nell’arena del personal computing – reinventandolo, in un certo senso con il primo Personal Computer IBM.
Forse il mondo non ne fu tanto stupito, viste le avvisaglie già note negli ambienti più informati, ma di certo l’impatto è stato planetario.

Processore Intel 8088 a 4,77 MHz (architettura 16 bit/8 bit verso l’esterno), fino a 256 Kbyte di RAM – per il primo modello, doppio floppy, slot d’espansione e… PC-DOS (aka MS-DOS): questa la lista delle caratteristiche che ne hanno decretato il successo nel lunghissimo periodo.

Questo uno spot TV dell’epoca:

Consiglio la lettura del numero di Byte magazine di Gennaio 1982 (ah, i tempi della vecchia editoria) dedicato al PC IBM, attualmente consultabile e scaricabile su archive.org.

Per provare un po’ di sana emulazione (non invidia) dei sistemi operativi che per primi resero famoso il PC IBM, è possibile utilizzare questo emulatore online in Javascript: PCJs.org.

BitStory 2016 a Milano: un successo (nonostante la pioggia)!

Si è conclusa con una partecipazione veramente incredibile e con la soddisfazione di tutti i presenti BitStory 2016, il primo evento sulla storia dell’informatica a Milano.
A nome mio (Stefano Paganini) e di Piero Todorovich, desideriamo ringraziare TUTTI i partecipanti, espositori, relatori e tutte le persone che, sfidando un tempo meteo dei peggiori, hanno passato un Sabato intero con noi alla Ex-Fornace.

Pubblicheremo foto, materiale e video dell’evento (appena rielaborato – è una mole notevole) per documentare tutti gli interventi.

Per ora, mi limito a questa fotografia in cui un inarrestabile Gastone Garziera, accerchiato come una rockstar, dimostra live il funzionamento della Olivetti Programma 101!

bitstory 2016 milano olivetti p101 gastone garziera

Stay tuned!